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Guatemala: informazioni di viaggio

04 Maggio 2025

Tra rovine Maya immerse nella giungla, vulcani attivi, mercati colorati e laghi che sembrano specchi sospesi tra le montagne, il Guatemala è una delle mete più sorprendenti — e ancora poco battute — dell’America Latina.

È un Paese che sa toccarti dentro, che non si dimentica facilmente.

Quando andare in Guatemala?

Il periodo migliore per visitare il Guatemala va da novembre ad aprile, durante la stagione secca, quando il clima è più stabile e soleggiato. È il momento perfetto per salire sul vulcano Acatenango, esplorare i templi di Tikal o rilassarsi sulle rive del magico Lago Atitlán.

Volcan de Fuego, Acatenango. Foto di Alain Bonnardeaux su Unsplash

Io ci sono stata a giugno, quindi in stagione delle piogge. Nella zona di Antigua, spesso pioveva, e anche la mia escursione al vulcano Acatenango è stata segnata da nuvole e pioggia. Vedere l’eruzione del Fuego solo a tratti è stato un po’ deludente... ma è stata comunque un’esperienza intensa, che consiglio.

La stagione umida (maggio-ottobre) regala paesaggi ancora più verdi e lussureggianti, ma richiede più flessibilità.

Dove si trova il Guatemala?

Il Guatemala si trova nel cuore dell’America Centrale, incastonato tra Messico, Belize, Honduras ed El Salvador. È un Paese che mescola cultura indigena viva, tradizione coloniale e natura selvaggia.

Il passato Maya qui non è solo nei siti archeologici: si ritrova nelle lingue, nei vestiti tradizionali, nei riti sacri e nei volti delle persone.

Si raggiunge con un volo da Milano o Roma con scalo a Madrid, Parigi, Amsterdam o Città del Messico. L’aeroporto di arrivo è Ciudad de Guatemala.

Tikal, Guatemala. Foto di NomadeMe

Che documenti servono?

Per entrare in Guatemala serve il passaporto con validità residua di almeno 6 mesi. Per i cittadini italiani non è richiesto il visto per soggiorni turistici fino a 90 giorni. Per info aggiornate visitare questo sito.

La tassa di uscita dal Guatemala è di circa 30 USD, ma nella maggior parte dei casi è già inclusa nel prezzo del biglietto aereo. 

Il Guatemala è sicuro?

Una domanda che mi fanno spesso — e giustamente.

Il Guatemala non è pericoloso, ma come in molti Paesi dell’America Latina, serve buon senso:

- evita le periferie delle grandi città

- non girare da solo di notte

- usa solo taxi ufficiali o trasporti affidabili

Le zone turistiche più frequentate — Antigua, Flores, Tikal, Atitlán — sono generalmente sicure e accoglienti.

Foto di NomadeMe

Il mare in Guatemala: cosa aspettarsi?

Sì, anche se non è la prima cosa a cui pensare quando si nomina il Guatemala, ci sono spiagge — e sono molto diverse tra loro.

Sulla costa pacifica

A ovest, invece, ci sono le spiagge vulcaniche del Pacifico come Monterrico ed El Paredón. Sabbia nera, onde perfette per il surf e la possibilità di avvistare tartarughe marine (da giugno a dicembre)  o balene in migrazione (da dicembre ad aprile).
Non troverai resort all-inclusive, ma autenticità, natura selvaggia e un turismo ancora slow.

Foto di Lenin Estrada su Unsplash

Sulla costa caraibica

A est, verso il Mar dei Caraibi, troviamo la zona di Livingston, raggiungibile solo in barca attraverso il suggestivo Rio Dulce. È un angolo afro-caraibico unico nel Paese.
Qui si trova Playa Blanca, una spiaggia bianca e tranquilla. È privata, quindi conviene partecipare a uno dei tanti tour in barca da Puerto Barrios o Livingston. Molti includono anche la visita a Siete Altares, piscine naturali nel cuore della giungla.

Se cerchi spiagge da cartolina con sabbia bianca e mare turchese, meglio orientarsi verso il Messico o la Repubblica Dominicana. 

Cosa mettere in valigia per il Guatemala?

Ecco cosa non dimenticare:

- Abiti leggeri, ma anche una felpa per le altitudini

- Scarpe da trekking (meglio se sandali tecnici che si asciugano in fretta)

- Mantella antipioggia lunga

- Borraccia riutilizzabile

- Occhiali da sole, cappello, crema solare 

- Zaino comodo per escursioni

- Spray antizanzare

- Farmaci da viaggio

Perché andare in Guatemala?

Foto di Jeison Higuita su Unsplash

Perché è autentico, intenso, diverso.

Non è patinato né costruito per i turisti, e proprio per questo sa toccare l’anima. È il viaggio giusto se cerchi esperienze vere, lontano dalle rotte del turismo di massa.

Ho trascorso otto mesi in Centro America, visitando ogni Paese. E posso dire che il Guatemala è quello che mi ha colpito di più.
Per strada, incontri persone con vestiti tradizionali, che parlano ancora le lingue Maya.

Una storia che porto con me

In Guatemala, purtroppo, il lavoro minorile è una realtà diffusa, quasi normalizzata.
In un piccolo negozio, sulle sponde del Lago Atitlán, ho incontrato una bambina di 12 anni. Lavorava da ore, con una calma adulta. È rimasta colpita dal mio braccialetto di legno, un portafortuna che avevo preso ad Assisi.

Lago Atitlan. Foto di Esteban Benites su Unsplash

Abbiamo iniziato a parlare. Mi ha raccontato, con una semplicità disarmante, che quella era la sua quotidianità. Era la sorella maggiore, doveva aiutare in casa. A volte, quando faceva troppo tardi per rientrare, dormiva nel negozio, tra la merce. Almeno così, al mattino era già pronta per ricominciare.

Sono incontri che restano dentro. Ti spiazzano, ti fanno riflettere su cosa sia davvero essenziale e su quante realtà esistano oltre la nostra.

E se ami l’archeologia...

Pensa a una tappa in Belize, dove alcune grotte conservano ancora scheletri Maya legati ai riti di sacrificio per Chac Mool, il dio della pioggia. 

Oppure visita Copán, in Honduras: un sito Maya meno conosciuto ma affascinante, in un Paese povero che ha bisogno di turismo, anche se mancano strutture moderne.

Ti ispira il Guatemala?

Se stai pensando a un viaggio ma non sai da dove partire, o vuoi un itinerario su misura, posso aiutarti.

Organizzo viaggi personalizzati in Centro America, con attenzione all’autenticità, al contatto con le comunità locali e alle esperienze vere.

Scrivimi per un consiglio o un preventivo su misura. Sarà un piacere accompagnarti in questo viaggio straordinario.